Per De Magistris i morti non sono tutti uguali
L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia informa tramite il suo delegato di Napoli, Arsenio Milotti, che quest’anno il Comune di Napoli non celebrerà, il prossimo 10 febbraio, il Giorno del Ricordo perché – ad oggi – l’evento non è stato inserito nei programmi dell’Amministrazione comunale. Se fosse confermato, il Sindaco De Magistris ignorerebbe in maniera clamorosa la legge 92/2004 che istituisce il Giorno del Ricordo per le vittime delle Foibe.
La norma riporta che “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale ‘Giorno del Ricordo’ al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Prevede anche “iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado”, favorisce “da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende” e infine proclama il Giorno del Ricordo “solennità civile”.
Evidentemente, per il Sindaco di Napoli – ed ex-pm – è meglio dimenticare il Giorno del Ricordo, magari per compiacere i suoi alleati dell’estrema sinistra da sempre contrari – per motivi ideologici – alla memoria della tragedia delle Foibe.
Nel 2012 è scandaloso dover assistere ancora a queste rappresaglie ideologiche, che costituiscono un oltraggio per le decine di migliaia di vittime e le loro famiglie, nonchè per i discendenti che risiedono nella Napoli di De Magistris.